Le paginette informative, corredate di immagini, verranno presentate e aggiornate nel tempo e serviranno ad offrire un piccolo spaccato sul mondo dei funghi. I funghi sono veramente molti e circa 20mila sono quelli che interessano gli studiosi o gli appassionati. Di seguito ve ne mostriamo alcuni di vari periodi:
HYGROPHORUS MARZUOLUS (Fr.:Fr.) Bresadola commestibile
 Autore Lorenzo Borghesi Fungo molto carnoso e sodo con cappello piu o meno emisferico che diviene pressocchè appianato e depresso. Il margine è liscio e involuto, poi aperto da lobato a ondulato.
La cuticola si presenta liscia, asciutta, vischiosa a tempo umido, dal colore bianco/grigio ardesia a volte con zone nerastre. Le lamelle sono abbastanza spaziate da adnate a poco decorrenti, ventricose e di consistenza ceracea dal colore bianco/bianco grigiastro. Il gambo è pressocchè robusto e pieno, piuttosto tozzo, dal colore bianco, in età sfumato di grigiastro. E’ un fungo dalla buona commestibilità con sapore dolciastro e un odore ± simile alle rose appassite. Note: difficile e raro è il suo ritrovamento perché cresce molto interrato, comunque in boschi misti di abetaie e faggi nel periodo marzo/aprile.
LYOPHYLLUM GAMBOSUM (Clus. :Fr.) Singer Nome volgare: Fungo di S. Giorgio commestibile
 Autore Lorenzo Borghesi Questo fungo presenta un cappello carnoso, pressocchè emisferico, a volte da campanulato a convesso, anche gibboso con margine un po’ arrotolato alle lamelle che diventa disteso e sottile.
La sua cuticola è liscia poi screpolata con colore biancastro/crosta di pane, più pallido al margine. Le lamelle sono poco aderenti al gambo, abbastanza fitte, con poco spessore, di colore bianco/biancastre e con filo ondulato. Il gambo robusto è un po’ fibroso, dalla forma cilindrica, a volte ricurvo ingrossato alla base, è pruinoso, un poco scanalato in età, di colore bianco/biancastro, brunastro alla base. E’ un fungo dalla buona commestibilità, con sapore dolciastro e dal forte odore di farina fresca. Note: lo si può trovare nei prati o in boschi aperti, normalmente a file, fedele ai luoghi di crescita nel periodo primaverile tanto da essere conosciuto come “Fungo di S. Giorgio” ( 23 aprile).
BOLETUS PINOPHILUS
Nome volgare: Boleto Pinicolacommestibile
 Autore Lorenzo Borghesi Bel fungo di buona commestibilità e dall’ inconfondibile color rosso-granata al cappello.
Il cappello da emisferico a convesso-appianato è talvolta guancialiforme con margine aderente al gambo a volte lobato; la cuticula è leggermente pruinosa, umida e lucente a tempo umido.I tuboli sono molto sottili, facilmente separabili dal cappello e presentano pori piccoli e rotondi. La superficie poroide è inizialmente bianca, immutabile al tocco, che diviene in età giallognola-olivastra.Il gambo è pressocchè sferico, poi slanciato-obeso dal colore inizialmente biancastro poi bruno- rossiccio, pieno, con un fine reticolo. La carne è abbondante, bianca e immutabile, rossastra-vinosa sotto la cuticola con dall’odore lieve e dal sapore dolciastro.Lo si può trovare più facilmente sotto pini e faggi dalla primavera fino all’autunno anche inoltrato, singolo o in pochi esemplari. Note: fungo che per l’abbondanza della sua carne e per il suo aspetto gratifica sia chi va per boschi che chi raccoglie funghi.
BOLETUS ERYTROPUScommestibile
 Autore Lorenzo Borghesi Fungo molto interessante perchè potrebbe essere coniugato come “fungo brutto ma… molto buono”!!!
Il cappello si presenta con carne abbondante e soda inizialmente, molliccia in età; la forma è emisferica, a volte leggermente depressa e gibbosa con un margine lievemente involuto poi da curvo a disteso. La cuticola è finemente vellutata, poi glabra e asciutta dal colore bruno, bruno-rosso, frammisto a marrone.I tuboli sono libero-arrotondati al gambo, sottili, gialli da giovani, poi giallo-olivacei con pori piccoli e arrotondati e dalla superficie poroide gialla che diviene rosso-porpora e alla manipolazione bluastra. Il gambo può presentarsi in varie forme, da grosso a panciuto, da cilindraceo a ventricoso, oppure claviforme dal colore giallo a giallo-aranciato, sempre pieno e carnoso con finissime granulazioni rosso-carminio. Note: lo si può trovare in boschi misti a discreta altitudine da fine primavera a fine autunno; singolo, raramente in pochi esemplari. Questo fungo, al taglio o alla pressione, diventa bluastro ma con la cottura, che si raccomanda prolungata, diviene giallo zafferano.
CLITOCYBE NEBULARIS (Batsch. : Fr) Kummer
Da (lat.) nebula = nebbia, per il colore grigioNome volgare: Agarico nebbioso - Fungo delle nebbie  Autore Lorenzo Borghesi Fungo molto carnoso con cappello convesso, poi appianato, in età depresso al centro.
Il margine è involuto poi regolare e liscio. La cuticola che è ricoperta da una pruina biancastra, in seguito diviene liscia e lucente, dal color grigio-biancastro a grigio cenere, più scura al centro. Le lamelle sono piuttosto fitte, strette, arcuato-decorrenti, che si staccano facilmente dalla carne del cappello e presentano un color bianco-crema che diviene giallastro. Il gambo è robusto, pieno, a volte cavo, generalmente clavato con feltro miceliare biancastro alla base; dal colore biancastro-grigiocenere. Fungo del quale si sconsiglia il consumo perché può causare intossicazioni; ha un forte, persistente e sgradevole odore e un sapore leggermente acidulo.
Note: il suo ritrovamento è abbastanza facile per la crescita copiosa, nel periodo settembre-novembre, in vari tipi di boschi.
CLITOCYBE GEOTROPA (Bull.) Quél
Da (greco) = géo = terra - tropèo = rivolgo: rivolto verso terra Nome italiano: Fungo di San Martino, Cimballo Nome volgare: Agarico geotropo - Fungo delle saette  Autore Lorenzo Borghesi Fungo con il cappello a forma di imbuto, con il margine involuto, poi disteso e sottile.
La carne è consistente abbondante ma elastica, nel gambo stopposa e fibrosa. La cuticola è liscia, opaca ed umida, feltrata, dal colore giallo-ocraceo o isabella. Le lamelle sono decorrenti, mediamente fitte e spesse; bianche, poi da crema a giallo-ocracee. Il gambo è molto robusto, normalmente cilindrico, con cotonosità biancastra alla base dal colore crema.
E' un fungo di ottima commestibilità, dal forte odore mielato e dal sapore dolciastro. Note: lo si può trovare in file di numerosi individui, da ottobre a fine novembre; nei prati o fra cespugli di rovi boschivi.
GYROMITRA ESCULENTA (Pers.)Fr
Sospetto
 Gyromitra esculenta Fungo formato da un cappello (mitra) e gambo; abbastanza carnoso di consistenza ceracea-cassante, leggermente acquosa, fragile o elastica. Mitra si presenta: da globosa a grossolanamente lobata, con irregolari costolature sinuose cerebriformi (evocanti un cervello); da bruno-castano a rossiccio, talora nerastre alla sezione internamente si presenta lacunosa con aperture più o meno strette.
Imenoforo cerebriforme, superficie inferiore sterile, liscia, viscida e brillante a tempo umido biancastra, parte superiore. Il gambo è corto e grosso di varie forme, lacunoso o canalicolato con costolature sinuose longitudinali; biancastro con riflessi carnicini; cavo o con ampie concamerazioni lacunose alle pareti. Possiede un odore leggero vagamente spermatico (poco percettibile) con sapore dolciastro. Sospetto Lo si può trovare ai margini dei boschi di conofere specialmente di pini preferibilmente nei tratti umidi e sabbiosi; singola o a gruppi di pochi esemplari; abbondante dove è presente; Primavera inizio Estate. N.B. Questo fungo può essere facilmente confondibile con alcune Morchelle, in particolare Morchella esculenta var. rotunda che si presenta con alveoli della mitra ben distinti non cerebriformi. Note: questo fungo provoca avvelenamenti gravi talvolta mortali se consumato in grandi quantità o parzialmente cotto.
MORCHELLA ESCULENTE var. rotunda Fz\r commestibile
 Morchella esculente Fungo possiede un cappello (mitra) e un gambo; poco carnoso, tenace ed elastico, cassante e fragile;La mitra si presenta a nido d’ape da globosa ad ovoidale oppure ottuso-conica con alveoli poligonali o tondeggianti profondi; orlo parzialmente unito al gambo con alcune vallecole. Imenoforo liscio, color giallo crema, giallo ocra a maturazione, con costolature sottili e flesouose dello stesso colore, bruno ruginose in età, talvolta cosparso di macchie rossicce qua e la specialmente sulla superficie delle costolature Il gambo Piuttosto corto, sovente allargato alla base, grossolanamente solcato longitudinalmente con evidenti costolature; superficie granulosa; internamente cavo e cedevole; colore inizialmente bianco poi bianco-ocraceo. Possiede un odore leggero spermatico sapore debole e più o meno dolciastro Commestibile dopo cottura Lo si può trovare al margine dei boschi radi di latifolia preferibilmente ulmus; generalmente singola o in pochi esemplari; poco diffusa; primavera da aprile maggio N.B. il colore e la forma della mitra, la fa distinguere dalla specie tipo ( Morchella esculenta); una particolare attenzione di non confonderla con Gyromitra esculenta avente una mitra più o meno cerebriforme. Questo fungo può procurare intossicazione ± gravi se consumato crudo o mal cotto.
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